TORNA A CASA JIMI! 10 COSE DA NON FARE QUANDO PERDI IL TUO CANE A CIPRO – FINO AL 6 APRILE
1 Aprile 2021 alle 21:306 Aprile 2021 alle 23:30
FINO AL 6 APRILE
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Regia: Marios Piperides
con: Adam Bousdoukos, Vicky Papadopoulou, Toni Dimitriou, Özgür Karadeniz, Fatih Al.
Genere: Commedia
Durata: 92 minuti
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UNA BELLA OPERA PRIMA. FRESCA, STRAVAGANTE E MATURA, CHE FA AMARAMENTE RIFLETTERE SUL SIGNIFICATO DEI CONFINI.
Recensione di Fabio Secchi Frau
Nessun animale, pianta o prodotto può essere trasferito dall’area greca di Cipro a quella turca e viceversa. Così dice la legge. E quando Jimi, il cane che lo spiantato musicista Yiannis aveva comprato con la sua ex, attraversa accidentalmente la zona cuscinetto dell’ONU (quella che divide le due parti dell’isola), bisognerà fare di tutto per riportarlo indietro. Anche se questo, per il casinista Yiannis, significherà ritardare i suoi piani di emigrare verso nuove opportunità. Riprendersi il cane, però, è un’impresa omerica.
Incontri inaspettati e non sempre piacevoli, ritorni al passato che riaprono vecchie ferite e la consapevolezza storica e individuale che la realtà non è sempre modificabile, daranno il giusto ritmo a questa disavventura umana, prima ancora che canina.
Il primo film a soggetto di Marios Piperides ha trionfato come miglior opera al Tribeca Film Festival. Un premio meritatissimo. Meritatissimo perchè sfrutta la superficie strutturale della commedia per scavare più a fondo, fino ad arrivare alla pura critica sociale sulla spezzata condizione cipriota.
Ma per capirlo, bisogna abbandonare molto presto la mentalità dell’animale in fuga e adottare invece quella del suo padrone. Jimi non sa dove sia il confine, Yiannis sì. Yiannis è consapevole della Storia del suo Paese. Yiannis sa che per più di quattro decenni, l’ex colonia britannica è stata al centro di una disputa tra Grecia e Turchia. Ed era a causa di quei continui scontri etnici che venne creata la “linea verde”, che divise la capitale Nicosia.
Ma non è servito a nulla creare questa zona cuscinetto pacifica e protetta ancora oggi dalle forze di pace delle Nazioni Unite. Nel 1974, a seguito di un tentato colpo di stato greco, le truppe turche invasero la parte settentrionale di Cipro e, nel 1983, proclamarono la Repubblica Turca Indipendente di Cipro del Nord. Uno Stato non riconosciuto da alcun paese, eccezion fatta per la Turchia.
Il degrado economico e commerciale è stata la principale palese conseguenza di questo radicale e rigido gesto politico. A pagarne il conto più salato sono stati i ciprioti stessi che, malgrado provvisti del dono della moderazione, hanno assistito allo sfaldamento di famiglie, amicizie, vite. Ciprioti proprio come Yiannis.
Ma tali implicazioni politiche tuttavia, anche se indispensabili per personaggi, narrazione e ambientazione, non sono mai invadenti. A un certo punto, addirittura, quasi ci si dimentica della situazione e delle analisi socio-politiche. Ciò che ci importa è solo veder tornare a casa Jimi.
La storia dura tre giorni ed è scritta dallo stesso Piperides con estremo umorismo. In Torna a casa, Jimi! c’è tutto l’asciutto e poetico sarcasmo che ci serve per ridacchiare delle sventure altrui, ma anche per riempirci gli occhi di una triste realtà che, diversamente, non si desidererebbe vedere per propria scelta. Lo si evince soprattutto dagli spassosi dialoghi tra il protagonista e Hasan (uno strepitoso Fatih Al), l’uomo che vive nella sua casa d’infanzia situata nel confine turco, dopo l’occupazione. Da una parte Yiannis sente ancora come di sua proprietà quelle stanze e quei muri, dall’altra Hasan ne sostiene il possesso, anche se in realtà si sente e vive come un esiliato.
I paesaggi non sono da cartolina turistica, ma ordinari quartieri allo sfascio, popolati da spigolosi abitanti, che diventano semplici e perfetti sfondi per rappresentare la complessità della natura umana, riscoprendo compassione e affetto, impotenza ed egoismo. ? Sono queste le giuste strade che l’autore percorre per tracciare le rotte della trama e per presentare Cipro nella sua forma reale e contemporanea, senza nascondere pregi e bellezze umane. Bisogna dire che lo fa sembrare sorprendentemente casuale da essere quasi magistrale. Sarà anche merito della palestra fatta a suon di cortometraggi e documentari.
Fanno da vivo contorno il piccolo criminale Tuberk (Özgür Karadeniz) e Kika (Vicky Papadopoulou), l’ex fidanzata di Yiannis , ma soprattutto il cane Jimi che con la sua presenza rende migliore ogni cosa.
Malgrado la storia sia espressa dal punto di vista cipriota, il messaggio è globale e attuale. Mai lasciarsi influenzare dai pregiudizi, ma accettare gli altri e cooperare, alla ricerca di una zona neutra all’interno della quale sia possibile dissolvere ogni tensione ideologica. Non a caso, lo stesso nome del migliore amico di Yiannis è quello di una delle figure della cultura hippie che meglio rappresenta i principi pacifisti: Jimi Hendrix. Così, lì dove non riescono le Nazioni Unite in grande, può un tenero cane. E attraverso una scritta al neon su un negozio di biancheria intima femminile, possiamo sentire anche la voce di Piperides che urla: NO BORDERS.
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