ONE SECOND – MERCOLEDI’ 26 GENNAIO
26 Gennaio 2022 alle 21:0023:30
Era già stato selezionato per la competizione ufficiale della Berlinale del 2019 e poi è stato ritirato all’ultimo momento per “problemi tecnici di post-produzione” che, tradotto, significa che dietro c’è stato l’intervento della censura cinese, probabilmente per come ha mostrato la povertà durante la Rivoluzione Culturale.
Nel corso di questi due anni ci sono stati degli aggiustamenti in fase di montaggio e il taglio di un minuto rispetto alla versione precedente ma la critica a quel periodo è già evidente nella battuta sulla figlia di Zhang mostrata nel cinegiornale in cui si sottolinea che “non deve competere con gli adulti”. Tratto da un romanzo della scrittrice Yan Geling, One Second rappresenta per il regista cinese un grande ritorno.
Non potendolo paragonare alla prima versione, ci si trova davanti a una totale dichiarazione d’amore al cinema. La pellicola, la sua materia soprattutto, è vista come qualcosa di sacro come si può vedere nella scena in cui le parti rovinate sono messe su dei teli e poi asciugate con dei ventagli, ma anche i ritagli che servono per costruire la lampada che può rappresentare la ‘lanterna magica’ del film. Poi ci sono quelli che possono essere gli omaggi. Il deserto che apre e chiude il film (con un doppio finale che è l’unico limite di un cinema finalmente di nuovo imponente) richiama il cinema esotico d’avventura statunitense degli anni Trenta ma anche quello dei fratelli Cohen (da Arizona Junior a Non è un paese per vecchi) che sono comunque un punto di riferimento per il cineasta cinese avendo realizzato nel 2009 un remake, onestamente fiacco, di Blood Simple.Yimou torna ai villaggi di La storia di Qiu Ju e Non uno di meno e recupera la magia della luce del cinema da Lanterne rosse, come si può vedere dalle immagini delle ombre sul telo e dell’illuminazione dalla cabina di proiezione oltre che dall’immagine dello schermo che proietta davanti e dietro Eroic Sons and Daughters, un film di guerra del 1964 diretto da Wu Zhaodi. One Second è l’omaggio e l’illusione neorealista del cinema che passa anche per Bellissima di Visconti fino al finto dialogo padre-figlia tra Zhang e Liu sul camion degno di una commedia hollywoodiana degli anni ’40 che potrebbe essere uscita da Howard Hawks. La prova di Zhang Yi, che è già stato diretto da Zhang Yimou nel precedente Cliff Walkers ed è stato protagonista, tra gli altri, di Al di là delle montagne, è notevole assieme a quella di Liu Haocun. In più c’è tutta la magnifica ossessione e l’illusione del cinema dove anche il frammento di un solo secondo, se proiettato ripetutamente, può durare anche un’eternità.
–