La bottega dei giocattoli
16 Dicembre 2016 alle 10:00
di Sandra Novellino e Delia De Marco
con Delia De Marco, Valentina Elia, Giuseppe Marzio
Regia di Sandra Novellino e Delia De Marco
Voci registrate Anna Ferruzzo, Giovanni Marino
Musiche originali Mirko Lodedo
Produzione Teatro Crest
Teatro d’attore e danza
Età consigliata dai 3 anni
Durata 55 minuti
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Un racconto di giocattoli provvisti di voce e anima, di notti incantate in cui ad un giovane commesso è permesso di varcare le soglie dell’impossibile e farsi paladino di un universo minacciato da un oscuro padrone senza volto. La bottega dei giocattoli, in festa per l’imminente Natale, in realtà nasconde la cupidigia e la crudeltà di un essere a cui non interessa certo la felicità dei bambini ma solo vendere il maggior numero di balocchi. Ed è un bel problema se la prima a finire in una scatola regalo è la bambola di cui il giovanotto è invaghito. Un mondo parallelo che aiuta i bambini a fare esperienza di emozioni, imparando a non perdere “la bussola”, passando dalla gioia alla delusione, dalla malinconia all’allegria, dall’amore al risentimento. Una città solitamente notturna, perché vive nel profondo dei sentimenti. Non solo infantili.
Perché vederlo:
destinato ai bambini più piccoli, il lavoro è l’esito di un percorso avviato da un gruppo di attrici e di insegnanti di scuola materna intorno al linguaggio teatrale più efficace rispetto ad un’utenza così particolare e impegnativa, per verificare linguaggi e tecniche di lavoro che, ovviamente, lasciano poco spazio alle parole a favore di immagini, musica e… gioco. Lo spettacolo prende corpo anche dalle musiche originali di Mirko Lodedo, vero tappeto sonoro di azioni, danza e racconto.
NOTE SULLA COMPAGNIA:
Il Crest nasce a Taranto nel 1977 e, con Gianni Solazzo e Mauro Maggioni prima e Gaetano Colella poi, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea.
(photo credit: Marco Caselli Nirmal)