LA SIGNORA DELLO ZOO DI VARSAVIA – MERCOLEDI’ 24 GENNAIO ORE 21.00
24 Gennaio 2018 alle 21:00
MERCOLEDI’ 24 GENNAIO ore 21.00
(27 Gennaio Giornata della Memoria)
NELL’AMBITO DELLA RASSEGNA DI CINEMA D’ESSAI
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Ingresso unico: €. 5,00
Abbonamento 5 film a scelta: € 20,00
(valido per tutte le rassegne fino al 4 aprile 2018)
Genere: BIOGRAFICO, DRAMMATICO, STORICO
Durata: 127′
Regia: Niki Caro
Attori: Jessica Chastain, Johan Heldenbergh, Daniel Brühl
TRAMA
Polonia 1939. La brutale invasione nazista porta morte e devastazione in tutto il paese e la città di Varsavia viene ripetutamente bombardata. Antonina e suo marito il dottor Jan Zabinski, custode dello zoo della città, sono una coppia molto unita sia nella vita privata che in quella professionale. Dopo la distruzione dello zoo i due si ritrovano da soli a salvare i pochi animali sopravvissuti. Sgomenti per ciò che sta accadendo al loro amato paese, la coppia deve anche sottostare alle nuove politiche di allevamento del nuovo capo zoologo nominato dal Reich: Lutz Heck. Ma quando la violenza nazista arriva all’apice e inizia la persecuzione degli ebrei, i due coniugi decidono che non possono restare a guardare e cominciano in segreto a collaborare con la Resistenza, intuendo che le gabbie e le gallerie sotterranee dello zoo, possono ora servire a proteggere in segreto delle vite umane. Quando la coppia mette in atto il piano per salvare più abitanti possibili del ghetto di Varsavia, Antonina non esita a mettere a rischio anche se stessa e i suoi figli.
CRITICA
“Una storia che valorizza il tanto di nobile ed eroico che riguarda la Polonia del tempo, lasciando fuori la radicata ostilità della comunità polacco-cristiana contro una minoranza ebraica, per lo più non assimilata né integrata, che costituiva il dieci per cento della popolazione. E non esiste più.” (Paolo D’Agostini, ‘La Repubblica’, 16 novembre 2017)
“Storia vera. Un altro sguardo, e non bastano mai, sulla pratica nazista di deportazione e annientamento. Dal punto di vista degli animali? In un certo senso sì. La devastazione dello zoo, il disorientamento di belve e bestiole, l’ordine voltato nel caos, è efficace metafora sensoriale della guerra. Riesce meglio del mélo d’amore e resistenza, con gli ‘uomini e no’ e il salvataggio di una ‘Schlinder’s List’. Alla Chastain, ormai una delle migliori interpreti di oggi, il merito di catalizzare l’attenzione dove cede.” (‘Nazione-Carlino-Giorno’, 16 novembre 2017)